Il matrimonio è un passo determinante per quella che sarà la direzione della vita degli sposi. I desideri, le responsabilità e le aspettative individuali si fondono dando vita ad un nuovo sistema:la coppia. Prima di compiere il grande passo è necessario raggiungere la massima consapevolezza possibile di ciò che si sta facendo. Diverse sono le ragioni che possono essere alla base di questa decisione, ma fra queste spesso si insinuano motivazioni sbagliate, che prima o poi rischiano di emergere nella loro reale essenza.
Ecco alcuni fattori che non dovrebbero trovarsi alla base della scelta di sposarsi.
Mi sposo perché sono innamorato. L’amore è tutto, ma l’innamoramento è come un frutto acerbo. Spesso è la fame o l’idea che quel frutto sia già maturo a spingerci a mangiarlo, invece che aspettare che sia pronto. L’innamoramento è una fase transitoria, dominata dall’emotività, dal romanticismo e dall’idealizzazione del partner. Il funzionamento del cervello durante l’innamoramento viene alterato, portandoci ad un nuovo modo di funzionare, di pensare e di sentire. Prendere una decisione che avrà valore fino alla fine dei nostri giorni in una fase di tale delicatezza ed instabilità, è come richiedere un mutuo dopo una notte di bevute. Perché l’innamoramento si converta in amore, è necessario che l’immagine idealizzata del partner si scontri con quella reale. Conoscere i limiti, i difetti e le brutture del partner è fondamentale. Saltare questo passaggio significa ignorare problemi che prima o poi emergeranno nella relazione e che forse non saremo in grado di gestire.
Prima di firmare un contratto devi essere consapevole di ogni clausola nascosta, altrimenti si rischia che alcune di queste emergano proprio nei momenti di crisi e nel conflitto, richiedono tempo per manifestarsi.
Mi sposo per cambiare vita. Il matrimonio è un passaggio delle varie fasi all’interno del ciclo di vita. A volte è il desiderio di cambiare fase a spingerci verso una decisione così importante. Vogliamo cambiare vita, liberarci dei fardelli che ora ci appesantiscono, abbandonarne alcuni e condividerne altri con un partner. Ci illudiamo che i nostri problemi, quelli intorno a noi e dentro di noi, spariscano con il giuramento. Pensiamo che essere sposati porterà la nostra mente ed il nostro cuore ad un nuovo assetto, invincibile e magnifico, che non potrà certo essere intaccato da quelle che oggi sono le nostre debolezze. Un matrimonio che affonda le proprie radici in una tale motivazione rischia di rivelarsi instabile. Tuffarsi nel futuro per fuggire dal passato o dal presente, può significare entrare in una nuova fase di vita senza avere avuto il tempo di prepararsi.
Se non sei riuscito a gestire i tuoi problemi fino ad oggi, non sarà un anello al dito a risolverli. Il matrimonio è come una pianta, innaffiata e curata dai due partner. Se uno dei due ha solo acqua avvelenata con sé, la pianta non sopravvivrà. È necessario che entrambi siano pronti a contribuire in maniera sana e responsabile alla cura del matrimonio, ciascuno con ciò che possiede.
Mi sposo per sanare la relazione. Spesso crediamo che il matrimonio possa essere la chiave di svolta per portare armonia e benessere nella relazione, spingendoci ad affrettarci verso il grande passo. Se non sei riuscito a costruire un rapporto abbastanza armonioso e sano durante il fidanzamento, sposarti non ti sarà d’aiuto. Il matrimonio ha le proprie fondamenta nella relazione e se il terreno è instabile, ciò che costruirai resterà altrettanto instabile. Prima è necessario preparare il terreno, sistemare ciò che non funziona e scavare a fondo per porre fondamenta radicate saldamente.
Mi sposo perché lui/lei lo vuole. Potrebbe sembrare scontato, eppure spesso siamo altamente influenzati dai desideri e dai messaggi espliciti o impliciti del nostro partner. Il matrimonio non è una scelta da fare ad occhi chiusi. Perché una relazione stabile possa funzionare è necessario che la volontà di intesserla con impegno e costanza provenga da entrambe le parti. Realizzare i desideri del partner è essenziale, ma occorre farlo con saggezza e capacità di discernere ciò che è meglio per entrambi. Può capitare che un atteggiamento passivo spinga ad accettare incondizionatamente le suggestioni altrui, ma ci sono scelte che necessitano di una piena consapevolezza per essere compiute. Accertati di quello che senti e analizza la tua relazione da tutti i punti di vista, anche sfruttando la prospettiva di amici comuni o parenti.
Non fondare il tuo matrimonio sul lancio di una moneta, il puro caso non è amico delle scelte giuste. Combinare mente e cuore, ragione e sentimento in maniera equilibrata è l’unico modo per evitare di brancolare nel buio.
Articolo scritto da Thomas || Redazione Purex