Un mio caro amico un giorno mi ha detto che tutte le cose che finiscono in “-ina” fanno male; così ho iniziato a pensare: caffeina, teina, dopamina, nicotina, eroina, cocaina..Irina! Chissà quante liti familiari ha scatenato questa pubblicità, eppure Irina Shayk, in tutto questo, poco importa.
Ormai abito a Milano da quattro anni e ho sentito diversi pareri sulla sua bellezza, eppure in questi giorni sembra che l’unico interesse sia diretto ai pixel dell’ultima pubblicità di “Intimissimi”. Ovviamente l’interesse ricade sulla qualità dell’immagine, lungi da noi pensare che altre potessero essere le spiegazioni! Nessuno discute le qualità del nuovo reggiseno, la bellezza oggettiva della top model o la strategia di marketing attuata dal brand in questione; ma come possiamo stare in silenzio quando ci viene sbattuta in faccia una pubblicità praticamente erotica?
Siamo abituati a vivere per compromessi che rendono la nostra vita comoda e saziano i nostri desideri più carnali; accettare il fatto che ogni pubblicità debba essere accompagnata da una donna semi nuda è inconcepibile ed è purtroppo parte di un effetto morfina che anestetizza i valori di purezza spogliando sempre più la nostra morale.
Non è mia intenzione semplicemente inneggiare ai valori apprezzabili di una donna o colpevolizzare l’innocente modella, ma credo che sia alquanto squallido rendere così strumentale tale figura. Trovo assurdo come in un paese dove vige la libertà di espressione non venga lasciata la possibilità di esercitare il diritto di scegliere se vedere o no immagini erotiche, perché invasi da questi seni che stanno “pornificando” legalmente un’intera città.
Stiamo instillando, goccia dopo goccia, una cultura malata priva di rispetto reciproco tra i sessi; stiamo silenziosamente insegnando che la donna deve necessariamente spogliarsi per essere considerata e che l’uomo è autorizzato a pretendere tutto questo. Se l’adulterio è concepito fin dal pensiero, allora è come se, con una semplice pubblicità, stessimo incoraggiando questo atteggiamento senza possibilità di scelta.
E in tutto ciò continuo a chiedermi: con quali sincere motivazioni i mariti avranno regalato questo reggiseno alle proprie mogli?
articolo scritto da Mauro – Redazione Purex
revisionato da Stefano – Team Purex