Tutto inizia una sera, una strana pubblicità attira la mia attenzione.
Un ragazzo al centro di uno sfondo nero, come se fosse un prodotto da supermercato, e una voce femminile ammiccante che lo descrive come l’ultimo giocattolo da comprare: c’è il rosso, il barbuto, il rocker, il bad boy, il cavaliere, il tatuato… insomma una sfilza di personaggi fino ad arrivare a video con gli animaletti.
Ebbene si! Ci siamo tanto evoluti da categorizzare dei ragazzi e venderli al meglio, perché? È ovvio, per adottarlo! Poi adottarlo in che senso? Non credo che quest’innovativa community incarni il principio dell’adozione in sé, ma squallidamente, “il concetto alla base di adottaunragazzo.it è semplice. “Il cliente è re, in questo caso, è regina. Onore alle signore. Al supermercato degli incontri, le donne fanno buoni affari.” testuali parole del sito.
Trovare la persona giusta è diventata un’idea irraggiungibile, tanto da creare questo tipo di take away: scegli, prendi, porti a casa e, se finisce, lo butti.
Sembra una favola lontana quando i tuoi nonni, o anche i tuoi genitori, raccontano come si sono conosciuti.
Storia utopica? Dirai, “altri tempi”? Può essere ma, fatti alla mano, se la relazione tra due persone deve diventare una spesa perché a casa c’è il frigo vuoto o una fredda relazione con uno schermo.
Passato lo spot, ho cercato di cosa si trattasse; nella pagina del login ci sono le categorie più fascinose di ragazzi che fanno il giro con il loro titolo in grande, più piccole ci sono le compratrici recenti. Vedendo bene, sembrano tutti troppo belli.
Cerco ancora qualche info sul web e trovo un ragazzo che racconta la sua esperienza con questa community: “mi sono registrato quando ancora il servizio era gratuito e adesso non riesco più a entrare perché devo pagare.”
Quindi, il sito ha avuto un discreto successo iniziale, ma dopo pochissimo tempo, è stato messo a pagamento, perché l’interesse era miseramente calato. Pian piano ogni azione semplice, diventa magicamente a pagamento, facendo credere la grande affluenza. Verificando con un sito speciale, ecco cosa viene fuori. La percentuale è falsata! (Anche da molti profili delle belle ragazze fake, cioè fasulli). Insomma una bella presa in giro!
Dopo queste scoperte sono stata meglio; da una parte pensando che c’è ancora gente che crede nel conoscersi nella vita reale, dall’altra sono un po’ triste per quelle persone intrappolate in una morsa dispendiosa, nella speranza di trovare qualcuno che voglia stare con loro.
Credo che dietro a uno schermo si possa trovare solo una vita fake, ma c’è una buona possibilità di vivere una vita reale da relazioni reali e pure, basta volerlo!
Un consiglio: clicca logout. Spegni il pc ed esci a vivere davvero.