Amo i tragitti in macchina, sopratutto quelli lunghi, metto della buona musica e rifletto, se poi sono in compagnia la mia imbattibile Peugeot 206 da 260.000 km diventa magicamente lo scenario di un bellissimo café parigino in cui chiacchierare, ridere e scambiarsi opinioni.
Appunto, ieri succedeva proprio questo e mentre chiacchieravo con mio marito, siamo stati interrotti da un rumore irritante; questa volta non era la frizione, ma il nostro sospiro di stupore all’unisono per aver visto un cartellone al limite del decente, anzi togliamo pure il “limite” e il “decente”.
Nel cartellone, di una marca di abbigliamento, viene rappresentato tutto tranne che vestiti; non citerò il marchio, perché è questo il loro intento, parlarne male per raccogliere qualche misero mi piace sui social visto che da quello che vedo scarseggiano e anche parecchio.
Mi rende sempre più triste pensare che si sia disposti a tutto pur di incrementare la propria visibilità; Che limiti supereremo pur di essere popolari?
Milano viene definita progressista e all’avanguardia, ma se questo significa superare i confini della moralità allora non ci sto. Una città che rappresenta la porta dell’Europa, che vuole mostrarsi forte, ambiziosa e al passo con i tempi, ma che a quanto pare non ha saputo dire di no all’ennesimo eccesso.
Ancora non sono mamma, ma francamente mi spaventa non poco mettere al mondo un bambino a cui dover spiegare perché un ragazzo nudo, tira i capelli ad una signorina nuda mentre simulano un atto sessuale, mi spaventa l’idea di dovergli coprire gli occhi per strada perché i suoi occhi non si abituino ad immagini sempre più nude, entrando così lentamente a proprio agio con la pornografia.
L’accaduto ha fatto scalpore anche a Napoli e dopo varie polemiche, grazie al cielo, il comune ha deciso di eliminare dalla città le duecento affissioni.
“ Il concept del nostro brand è incentrato quasi interamente sulla figura della donna forte ed indipendente e che non ha paura di ostentare la sua femminilità. In un mondo in cui ogni giorno ci svegliamo ed apprendiamo purtroppo notizie di femminicidio ed eventi similari la nostra voleva essere una rivolta con l’intento di elogiare la parità dei sessi in modo un po’ estremo forse certo ma pur sempre lecito”
Così e con altre dichiarazioni si difende il brand dalle accuse di sessismo; non entro nel merito del sessismo, e della mercificazione del corpo femminile, ma mi fa sorridere la frase che parla di “elogiare la parità dei sessi in modo pur sempre lecito”. Elogio e lecito fanno “a cazzotti” in questa affissione, cos’è che si cerca di elogiare in maniera lecita? Una sessualità libera e aperta e trasgressiva?
Di quello che succede tra le pareti di casa mi importa poco, ma fate decidere a me come vivere la mia sessualità, senza violentare i miei occhi con la vostra di idea.
Voglio ringraziare il comune di Napoli per aver rimosso dalla città le duecento affissioni, e mi auguro che chi ci governa, possa prendere una posizione trasmettendo ai cittadini il valore del proprio corpo e dei propri valori così preziosi e sempre più rari.
Stefania Spezzacatena
fonte citazioni e foto: milanotoday.it