Miss Islanda 2015 Arna Ýr Jónsdóttir, 20 anni, quest’anno non ha preso parte a uno dei concorsi di bellezza più ambiti al mondo ovvero il Miss Grand International. La grande assenza si è verificata perché il patron del concorso le ha consigliato di dimagrire in vista della finale che si è tenuta a Las Vegas. Le indicazioni per la nuova dieta sono state di non fare colazione e di mangiare solo un’insalata per pranzo e bere acqua tutte le sere fino al momento della gara.
Eh si, Miss Islanda non si è fatta intimorire e non ha abbassato la testa (e nemmeno la corona) quando ha dichiarato: “Se l’organizzatore vuole che perda peso e non gli piace come sono – ha detto all’Iceland Monitor – allora non si merita di avermi tra le 10 finaliste”.
Davanti a tanta determinazione ecco che c’è stato il dietrofront degli organizzatori, che hanno prontamente affermato che si fosse trattato di un equivoco, ma senza scoraggiarsi Arna risponde: “Nessun incomprensione, anche se si sono scusati. Me ne vado da vincitrice”.
Considerando che è stata eletta Miss Islanda l’anno prima, non si parla di una persona gravemente in sovrappeso che avrebbe avuto bisogno di correggere il suo sistema alimentare, per questioni di salute.
La bellezza, così come viene intesa dai mass media non è mai abbastanza. C’è una concorrenza spietata, si deve essere sempre più belle, più magre, più toniche. Di più, di più, sempre di più.
L’unico meno che rimane è quello che si concede a se stesse. Tutto questo sforzo per essere migliore di chi poi? Di un prototipo non realistico, che va rincorso affannosamente e che porta al confronto perenne senza mai poter godere di ciò che davvero si è.
Il messaggio sottostante è: “così non vai bene, devi raggiungere la perfezione e la perfezione consiste nelle tue ossa!”. L’ideale scheletrico è ben quotato quindi, anche se ho sempre considerato i cimiteri un luogo macabro e non certo una sfilata di bellezza.
Miss Islanda ha dato prova di possedere una grande intelligenza e tanto coraggio preferendo essere e non apparire. Di certo la posta in gioco era alta, così come il prezzo da pagare: rinunciare al concorso.
Arna ha fatto la sua scelta: non scendere a compromessi per amore del suo corpo e per dignità verso di sé.
Non si può che trarre insegnamento dalle sue parole: “Siate belle a modo vostro – ha detto – e non lasciate che qualcuno vi dica il contrario”.
E tu stai facendo delle scelte coraggiose pur di affermare il tuo valore?
Scritto da Giada
Fonte: Repubblica.it