Vivi in una città dal nome sexy? Sei oggetto di bullismo a causa del suo nome? Troppo spesso sei stato bersaglio di battutacce e scherzi? E allora vinci un abbonamento a un sito porno!
Beh, non fa una piega; che poi questo spiccato interesse verso il prossimo venga dal più noto portale online di contenuti per adulti o dal panettiere sotto casa, poco importa. Di fatto questi luoghi significativi di interesse, da oggi avranno un riconoscimento ufficiale di “#PremiumPlaces” e, di conseguenza, i loro cittadini saranno finalmente “più orgogliosi delle loro radici e renderanno un po’ invidioso il resto del mondo” (testuali parole).
Che stupido: io che pensavo che per essere orgoglioso del mio paese fosse necessario servirlo, onorarlo, battersi per dei valori stabili e per l’integrità morale.
Tutti quanti abbiamo bisogno di riscatto, di sentirci accettati, amati e compresi, ma questo non avverrà certo davanti ad un’idea squallida e marcia di sessualità. Sembra un’equazione il cui risultato sia destinato ad essere impossibile. Tanto più se pensiamo che questo è il regalo che quel sito ritiene il “migliore da offrire per celebrare il sesso senza vergogna”.
Credo che il sesso vada assolutamente vissuto senza vergogna, questo è sicuro, ma non è questo il senso!
Se questo è il meglio da offrire, non oso immaginare il livello della competizione tra le offerte proposte.
Fare uso di pornografia non significa solo inneggiare ad una cultura del piacere priva di sacrificio, ma significa sviluppare relazioni denutrite di rispetto e amore reciproco. Il sesso non ha niente a che fare con un contenuto premium, ovunque tu abiti, ovunque tu sia nato, ovunque tu stia leggendo questo articolo. Il sesso è responsabilità, patto, impegno, rispetto, amore. Si, sesso è amore. Non può esistere l’uno senza l’altro, Dio stesso li ha creati insieme come due ingranaggi di uno stesso meccanismo; viverli separatamente è come togliere l’acqua al corpo, il sole ad una pianta, porta ad un lento deperimento, è inevitabile.
Passare dei contenuti pornografici come premio di qual si voglia “competizione” significa sponsorizzare in modo vergognoso una morte lenta della sessualità. Fino a che ci saranno queste follie il nostro grido continuerà ad alzarsi per difendere la purezza di una sessualità che vive nelle nostre scelte.
Grazie dell’offerta: rifiuto e vado avanti!
articolo scritto da Mauro | Redazione Purex
Fonte: tgcom24.mediaset.it