Sexting? Una parola che non è ancora stata inserita nello Zanichelli ma se hai fra gli 11 e i 18 anni sai bene che cos’è. Se hai qualche anno di più forse ne hai sentito parlare e, se sei un adulto, sarebbe meglio tu ti informassi adeguatamente su tutto ciò che un telefono può fare con la vita di tuo figlio.
Adolescenza: si apre il sipario sulla propria bellezza corporea. Se vogliamo, è anche un processo naturale: é la fase evolutiva in cui si chiede al mondo di essere guardati per conquistare un piccolo posticino di popolarità. Abbiamo cercato tutti scollature più evidenti e minigonne a quindici anni, ma come funziona per i nativi del digitale? Loro sono abituati a vedere l’audience televisiva impazzire davanti ad un bel corpo che ondeggia su tacchi glitterati e che gli influencer in bikini su Instagram sembrano raccogliere likes da ogni parte del pianeta e allora si chiedono, ”come posso colpire anche io il pubblico con il mio stile?”
Il primo selfie con pochi vestiti lascia a desiderare e, quando si scopre un po’ di più, i commenti di apprezzamento sembrano finalmente sfrecciare da ogni parte. Ma non basterà per farli sentire incoronati come i più popolari della scuola e allora ancora foto sotto richiesta, video fatti con le amiche mentre si balla il twerking, foto fatte in bagno per evidenziare la muscolatura eccessive, filtri e hashtag di ogni genere perché il testosterone virtuale senta odore di sensualità e faccia visita sul profilo. Diventare famosi. La via più facile è quella di un profilo altamente sessualizzato.
Vi ricordate quando aspettavate di incrociare lo sguardo del più carino della scuola? Sarebbero passati mesi perché si riuscisse a farsi notare, vero? E allora basta attese! Per i millenials é tutto più semplice. ”Se avrò tanti like visiterà il mio profilo e mi scriverà un messaggio privato”. L’intimità è conquistata: non servono stanze quando si hanno finestre così grandi e spaziose come i propri display.
”Dai, mi mandi una foto mentre…”
”Ma poi la cancelli? ”
”Si dai… Manda ti prego… Mi fai impazzire”
Il clima si fa interessante e una serie di foto, video e messaggi vocali di ogni genere iniziano a sfrecciare dalla camera di lei per accertarsi di essere stata abbastanza potente da eccitare il proprio interlocutore dall’altra parte del telefono. Non sa che lei stessa, sta chiudendo la sua gabbia a chiave per sempre.
Ma non riguarda solo una ragazza. Stiamo parlando di un problema sociale che ogni giorno conta numeri elevatissimi di maschi e femmine. Vittime? Si, di un sistema che apre le sue fauci e non lascia nessuna via d’uscita.
Una volta inviati, i file multimediali sono proprietà del mondo. Spesso non vengono cancellati affatto e, per scherzo o per vendetta, passano veloci di mano in mano fino a ad essere sotto gli occhi e sulla bocca di chiunque. La divulgazione diventa una trappola ingestibile che si estende all’ infinito e, la propria immagine, non potrà mai più scegliere di rivestirsi.
Le statistiche ci informano che il 47% delle vittime infatti combatte con suicidi, il 49% sarà vittima di stalking e la viralità dei contenuti si potrà estinguere solo quando ”passerà di moda” ma avrà messo per sempre in gioco la loro immagine. Si parla di bambini dagli 11 anni in poi. Errori adolescenziali, si sa che li abbiamo fatti tutti, ma quelli di oggi a quanto pare, costano caro e quando distrattamente sentiamo la notizia di un suicidio, dovremmo soffermarci per riflettere su cosa sta accadendo nel mondo invisibile della rete.
In un attimo, una popolazione intera entra in una cameretta e la vittima sarà ossessionata per sempre dallo sbattere di ciglia virtuali che la stanno guardando per ridere di lei e l’eco dei commenti sarà una voce inestinguibile nelle sue paure.
Crediamo sia un problema abbastanza grave per cui prendere adeguati provvedimenti.
La cultura purex offre un contenuto alternativo a ragazze e ragazzi insegnando loro che spogliarsi vuol dire non amare abbastanza la propria dignità. Attraverso gli stessi social diciamo ai ragazzi che ”la vera ricchezza é possedere le cose e non mostrarle”. Scegliamo di andare controcorrente e far parlare di noi perché siamo quelli della generazione “diversa”.
Il mondo ha bisogno di un popolo di giovani che uniscono la loro voce per dimostrare che vivere nella purezza è possibile ed è il miglior modo per conquistare l’altro sesso e…anche il più carino della scuola!
Scritto da Fiorella || Redazione Purex