La parola aborto ormai, è sinonimo di dispute e guerre verbali. Così tante parole sono state dette, scritte e pronunciate in merito che il vero significato viene quasi dimenticato. Lo dimostra il fatto che, incuriosito dal titolo, hai aperto l’articolo e hai subito cercato parole chiave per carpirne la posizione.
Esistono ormai solo un sì e un no, a favore o non e il tutto viene ovviamente sentenziato in modo piuttosto enfatico, senza mezzi termini, per entrambe le parti.
La torta di Miley Cyrus sta girando il web ma, l’ormai celebre insegna, ha in sé un comunicato molto più vasto di un semplice sì o no: “l’aborto è assistenza sanitaria”; c’è da chiedersi quanti fra i 4.098.005 followers che hanno messo un like abbiano davvero compreso il senso.
A sostenerla infatti, è la Planned Parenthood, ovvero la federazione internazionale genitorialità pianificata. Ecco la parola chiave che stavi cercando, l’unica vera protagonista dell’era moderna: la pianificazione.
La parola stessa “rimozione” del feto infatti, strettamente legata ad un concetto di pianificazione, mi ricorda quella usata nel mondo digitale e dai social network: un click, un si, un no, un tag rimosso, un amico rimosso dal gruppo. Un feto rimosso.
Il numero delle donne che abita il mondo, equivale forse all’altrettanto vasto numero di intrecci che convogliano continuamente fra la psiche e la fisicità femminile. Credo infatti che fra ginecologia e psicologia, ci siano profonde e importanti storie da raccontare e ogni donna che decide di abortire, ha dentro di sé un incomprensibile groviglio di sentimenti, emozioni e vissuti che sono indiscutibili.
Sarebbe impossibile descrivere in poche righe tutto quello che ognuna di loro cela nel suo intimo più recondito una volta giunta a questa decisione, e dietro ogni forma di aborto, ci sono lacrime invisibili.
Quelle lacrime forse sono gli unici manifesti che non saranno mai fotografati ne “spammati” dal web, perché scorrono silenziose nell’inconscio e nel vissuto profondo di una donna, in una scelta muta e rapida, che ha dovuto intraprendere per qualche ragione.
Anche nel cuore di questo movimento scorrono lacrime invisibili. Ma non le posteremo.
Lasceremo intendere quale sia la nostra posizione riscrivendo un famoso aforisma:
Se “ogni volta che nasce un bambino nasce anche sua madre, ogni volta che ne muore uno, un pezzo del cuore di sua madre sarà incenerito con lui”.
Inutile negare l’ovvietà con grigie vie di mezzo. Perché il contrario della vita, è la morte.
articolo scritto da Fiorella || Redazione Purex
fonte: instagram.com