Al tempo in cui viviamo parlare di “ruoli” all’interno del matrimonio potrebbe suonare superato o fuori luogo. Si tratta infatti di un concetto che sembra voler relegare ruoli “tradizionali” l’uomo e soprattutto la donna, oggetto di discriminazione per molti secoli e spesso anche al giorno d’oggi. In questo contesto così delicato, il confine tra diversità e discriminazione può essere molto sottile, per questa ragione proverò a chiarire di seguito quale sia il vero significato dei ruoli dentro il matrimonio, tenendo a mente che quest’ultimo si fonda sull’A-M-O-R-E.
Come fervente sostenitrice del modello di donna in carriera e data la mia giovane età, agli albori del mio matrimonio avvertivo un particolare fastidio corrermi lungo la schiena quando sentivo dire da alcune persone frasi come: “queste sono cose da donna” o “queste sono cose da uomini”. “Mah! Possibile che ancora si facciano certi discorsi?!”- mi chiedevo. Tuttavia, mi sono bastati cinque anni e la tosta vita di tutti i giorni a chiarirmi un po’ le idee sull’annosa ed ancestrale questione. Ho imparato che per far funzionare bene un matrimonio una suddivisione dei ruoli è necessaria, se non fondamentale. Attenzione! questo non significa assolutamente che esista la superiorità di uno dei due sessi sull’altro. Ricordiamo che la prevaricazione e la prepotenza non fanno parte degli ingredienti del cocktail di una relazione felice. È anche vero che non esistono delle regole o dei compiti che spettano prevalentemente all’uomo o alla donna, anche se inevitabilmente ci saranno delle occupazioni predilette dall’uno o dall’altra. In quanto uomini e donne siamo evidentemente diversi, ma io ritengo la diversità una caratteristica preziosa che ci rende complementari, ammettendo che spesso è anche divertente scherzare sulle sfaccettature o persino sugli stereotipi dell’uno o l’altro sesso.
La cosa che ho trovato molto interessante è che il principio dei ruoli è lo stesso che governa il funzionamento dei sistemi biologici, dalla singola cellula ad un intero organismo. Ed è sempre un sistema vincente. Ogni organo è infatti specializzato nel compiere una specifica funzione e senza ciascuno di essi il corpo non può funzionare in maniera perfetta. Proviamo anche a pensare a una grande azienda o una squadra di calcio; anche in quel caso è fondamentale che ognuno svolga il proprio ruolo al fine di far funzionare al meglio l’intero sistema o la squadra. Il matrimonio non è altro che una squadra formata da due persone che si amano e che hanno deciso di camminare insieme in una direzione. Insieme si lavora per il bene comune e gli obiettivi si raggiungono senz’altro con maggiore facilità se ognuno dei due coniugi si occupa di ciò che sa fare meglio. Ne deriva anche che la cooperazione e il supporto reciproci sono fondamentali per il buon funzionamento della coppia, proprio come accade anche nei sistemi che ho appena elencato. Anche se il nostro compagno non sarà bravissimo fin da subito (io per esempio sapevo cucinare a stento per la mia sopravvivenza) imparare a valorizzarlo gli infonderà sicurezza e lo aiuterà a crescere personalmente e maturare come coniuge. Insomma, la chiave del successo è sempre la stessa: amore prima di tutto, insieme ad una buona dose di fiducia faranno del matrimonio una squadra vincente.
Articolo scritto da Giorgia || Redazione Purex