In amore non c’è un’unica strada da seguire, ognuno costruisce la propria. Quando cerchi una persona con cui condividere la tua vita, lo fai seguendo i tuoi criteri, in base alla tua esperienza, alle tue conoscenze ed i tuoi ideali. Esistono criteri migliori di altri?
Oggi l’idea dell’amore e quella del romanticismo hollywoodiano sono fuse, intrecciate saldamente l’una all’altra. Nulla da dire.
Spesso però l’ideale hollywoodiano prevale sul buon senso, annebbiando i criteri dei più.
Quanto spesso l’amore è pensato come un’emozione!
E quale migliore unità di misura dei battiti del proprio cuore, per capire se si è veramente innamorati di qualcuno? Non proprio…
Se vuoi affidare la tua vita relazionale ai battiti del tuo cuore, sappi che l’effetto dell’innamoramento sul cervello e sul cuore si estende mediamente fra i 12 ed i 18 mesi di tempo. In questa fase vengono alterati i meccanismi di rilascio di neurotrasmettitori (le sostanze chimiche che i neuroni usano per comunicare fra loro), aumentando la dopamina (legata al piacere), l’adrenalina (che genera attivazione del sistema nervoso ed eccitazione), l’ossitocina (che riduce lo stress e genera benessere) e riducendo la serotonina (legata al mantenimento di freni inibitori e di equilibrio psicologico). Il cuore, interamente governato dal sistema nervoso, sarà influenzato da questi fattori finché la fase di innamoramento non giunge a termine (suonerà male, ma l’innamoramento finisce, l’amore continua).
Davvero vuoi affidare il tuo futuro relazionale ad un muscolo?
Articolo scritto da Thomas || Redazione purex