La pornografia ha molte conseguenze per il cervello e agisce proprio come una droga: con l’esposizione prolungata a visioni pornografiche, il desiderio sessuale aumenta e molti si ritrovano spesso dipendenti. Pur non essendo una sostanza psicotropa, genera un breve senso di appagamento, che con l’avanzare del tempo diventa un chiodo fisso, in quanto non risulta mai sufficiente, con conseguenze negative ed un senso di smarrimento in mancanza di questa (molto simile al gioco d’azzardo o alle corse clandestine).
La dipendenza però non risulta essere solo psicologica, ma anche fisica, in quanto, pare che, proprio come una droga, la pornografia alteri le sinapsi: viene prodotta dopamina in eccesso, in modo da sviluppare un senso di dipendenza vero e proprio. La dopamina è un neurotrasmettitore, ovvero un ormone che regola le sinapsi, dunque le comunicazioni fra due assoni (zone terminali delle cellule nervose), prodotta al massimo grado durante l’orgasmo, in particolare quello maschile. Insomma, è come se, nel momento in cui si guarda un film, o un video porno, il cervello fosse “comandato” da questa.
Sono stati condotti degli studi sulla dipendenza da droga sui ratti: questi, addestrati a premere un pulsante per ottenere un farmaco stupefacente, risultano compulsivi per via della dipendenza. La dipendenza dalla pornografia condiziona enormemente i rapporti umani, e solamente quando si diviene consapevoli della propria condizione, è possibile intervenire. Diventa sempre più difficile sfuggirne e proprio come una droga la tolleranza per la stimolazione visiva è ora compromessa, rendendo più difficile la “riattivazione” dalla realtà. La dipendenza dalla pornografia condiziona enormemente i rapporti e solamente quando si viene alla consapevolezza di questo, si può riuscire a fermare il tutto.
Le connessioni neuronali stimolate diventano più forti e desiderano essere riattivate, mentre quelle che ignori si indeboliscono esattamente come i muscoli che, se attivi tutto il giorno, hanno voglia di essere rimessi in moto ma dopo una prolungata sessione di nullafacenza diventano deboli, per fortuna lo stesso sistema neuroplastico può essere sfruttato per acquisire e potenziare dei comportamenti più salutari.
Come spesso si dice: “il cervello o lo usi o lo perdi”.
Non chiuderti a riccio e sopratutto non isolarti se stai lottando con la pornografia, parlane con qualcuno di cui ti fidi e collabora a riabituare il tuo cervello a rilasciare dopamina da stimoli più educativi e sani, c’è sempre una speranza e in questo caso il cervello è stato creato in modo tale da poterci permettere di rimediare.
Articolo scritto da Aby || redazione purex