“Nell’ultimo periodo ci siamo resi conto che c’è una maggiore sensibilità sull’argomento e quindi il cartello è stato rimosso.”
Non so quanti hanno già ascoltato queste parole, ma sono le nostrane giustificazioni che sanno di classica arrampicata sugli specchi. In pratica, per farla breve, in un locale bocconiano milanese, le ragazze sono state attirate a suon chupito in base alla loro disponibilità con il barista o a mostrarsi senza veli. Ma cosa mi stai dicendo Mauro, davvero? Ma certo, cosa c’è da stupirsi?! D’altronde se una ragazzina vuole andare a scuola in minigonna in barba ai professori incapaci di contenere il loro decoro, perché l’invito del locale dovrebbe apparire tanto trasgressivo? Chiaro, la mia è una provocazione da quattro soldi, perché né ora né mai sosterremo questo concetto squallido di libertà. Una donna è libera di vestirsi come desidera, ma a volte basterebbe buon senso per evitare polemiche inutili (chiedere alla preside della scuola in questione), così come una donna resta libera di accettare la provocazione di un locale e svendere la propria dignità in cambio di un mero chupito. Quello che mi rattrista è il silenzio di chi, uomo come me, non ha avuto il coraggio di prendere posizione, per una volta, a favore di quel popolo maschile che no, non si gira per strada per guardare il sedere di qualche ragazza; che no, non gli cade l’occhio per una minigonna o una scollatura provocante; che no, non aspetta che la propria donna si allontani per fare lo schifoso con un’altra. E tutto questo perché sa dominare i propri impulsi e i suoi istinti, facendo funzionare quella parte sconosciuta a molti uomini (e non solo): il cervello. Esiste un senso di fedeltà che supera la frivolezza di un incontro passeggero, un richiamo alla dignità e al pudore, che non sfugge per uno sguardo speso all’inseguimento di chissà che bellezza. Un uomo che sa fare questo non rispetta e onora solo la donna, ma soprattutto sé stesso, per dimostrare almeno per una volta che non siamo tutti uguali, come troppi pensano.
All’indifferenza maschile contro gli abusi di ogni genere, non sono solo gli occhi a cadere: cadono gli standard da parte di una ragazzina che crede nel principe azzurro, ma crescendo perde la speranza in un lieto fine, in un uomo capace di rispettarla e amarla, arrivando a credere che la sofferenza e la mediocrità siano elementi imprescindibili per una storia d’amore. “Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre.” (Oriana Fallaci). Forse stiamo assistendo alla generazione più codarda di sempre, ma io non voglio essere ricordato così. A te la scelta.
Articolo scritto da Mauro || Redazione purex