Voglio condividere la mia esperienza con il porno per due motivi: in primo luogo, per mostrare che ha effetti a lungo termine sui partner di quelli dipendenti e il secondo, per dire che c’è speranza.
Dave è cresciuto in un ambiente dove nessuno gli ha mai parlato di pornografia, ha scoperto il porno all’età di 10 anni a causa di un suo amico che aveva trovato le riviste di suo padre. Questo ha suscitato curiosità in Dave, e non c’era nessuno a metterlo in guardia sulla differenza tra una sessualità sana e le bugie della pornografia.
Quando ho incontrato mio marito, lui era molto attivo nella nostra chiesa, aveva successo a scuola, era intelligente, molto carismatico e motivato. Non avrei mai immaginato che fosse schiavo della pornografia. Finalmente ci siamo sposati e le cose sembravano così belle nei primi sei mesi del nostro matrimonio fino a quando ho iniziato a percepire una differenza di lui.
Dave non voleva fare sesso con me almeno il 70% delle volte che potevamo farlo. Mi sentivo respinta ogni volta, ma dicevo a me stessa che forse ero io esagerata.
Circa 2 mesi dopo la nascita di nostro figlio, ho controllato il telefono di mio marito. Prima di sposarci avevamo concordato di dare all’altro tutte le nostre password, in modo che non ci potessero essere segreti tra noi. Onestamente non so cosa mi aspettavo di vedere. Ma sicuramente non ero preparata a quello che ho trovato.
L’ultima ricerca che aveva fatto sul browser era: “Io non sono più attratto da mia moglie”.
Mi sono sentita male. Ne ho parlato con lui che mi ha tranquillizzato dicendo che era successo solo per un primo momento dopo che è nato nostro figlio, ma che ora era tornato tutto normale. Io ho lasciato perdere, ho cercato di dimenticare.
Ero così sicura di me quando abbiamo cominciato ad uscire quattro anni prima. Io sapevo quello che volevo nella vita, mi sentivo bella, intelligente, talentuosa. Ma queste convinzioni erano scomparse nel corso degli ultimi tre anni.
Ogni rifiuto significava che mio marito pensava che io non fossi più bella o sexy, o che non fossi abbastanza brava.
Ho iniziato ad essere ossessionata dall’essere fisicamente “perfetta”. Ho passato ore a cercare di rendere la mia pelle splendente, a ritoccarmi, a mangiare meno di 1’000 calorie al giorno per perdere la mia pancia da mamma. Ho seriamente considerato di pagare per rifarmi il seno.
Ma tutto questo non ha mai fatto nessuna differenza. Di molte cose Dave non se n’è nemmeno mai accorto.
Un giorno abbiamo finalmente iniziato ad andare da un consulente per ricevere aiuto. Dave mi ha confessato che dopo circa 6 mesi dal giorno del nostro matrimonio lui non era più attratto da me, mi ha detto che lui mi ama ancora e che questo non ha nulla a che fare con me ma con le aspettative irreali che la pornografia ha creato in Dave.
Oggi mio marito non fa uso di porno da 9 anni ma il porno ha effetti gravi a lungo termine che possono colpire tutti quelli che sono a contatto con il porno-dipendente. Dave aveva sviluppato un certo livello di disturbo ossessivo compulsivo in cui lui doveva essere perfetto spiritualmente per compensare il tempo trascorso guardando porno. Ora lui non ha mai tempo libero perchè la sua mente vaga ancora in pensieri inappropriati. Dave ha perso momenti importanti della vita di nostro figlio a causa del porno. Il nostro matrimonio stava per essere distrutto a causa del porno. Gli effetti della pornografia sono gravi. Ma c’è speranza!
Sta diventando il marito e padre che vuole essere, e il nostro rapporto sta crescendo perché stiamo lavorando insieme per superare la sua lotta. La pornografia ci ha portato via un sacco di tempo, ma non è la fine della nostra storia.
C’è sempre aiuto e c’è sempre speranza.
articolo tradotto da Dani
team Purex
fonte:
http://www.fightthenewdrug.org/true-story-my-porn-addict-husband-wont-have-sex-with-me/
Il porno-dipendente web ha comprensibili difficoltà a confidare il suo disagio. Per certi versi questo tipo di dipendenza può risultare a volte difficile da confessare rispetto ad altre, anche gravi, quali droga, alcol o gioco d’azzardo. La solitudine e la difficoltà a condividere il proprio problema diventano così pesanti fardelli. Ma il disagio può estendersi anche alla sfera sessuale: la ricerca compulsiva del piacere attraverso la masturbazione (autoerotismo) può comportare la diminuzione del desiderio verso il proprio partner (marito/moglie), e l’incapacità di portare a termine un rapporto sessuale nella realtà. Il piacere sessuale, associato esclusivamente all’utilizzo di porno, può favorire la tendenza a “vedere” le persone dell’altro sesso esclusivamente come “corpi pornografici” alla stregua di quelli cercati online. Il “drogato di sesso virtuale” ha grande difficoltà a vivere la propria vita nella dimensione reale, a concentrarsi nel proprio lavoro, a instaurare rapporti di amore e di amicizia, perde progressivamente la fiducia in se stesso e, in definitiva, la libertà! #pornotossina #ilpornouccidelamore #dipendenza