A 17 anni mi sono tuffato nella prima relazione: tutto era nuovo. E quando dico tutto, intendo tutto tutto! Gli ormoni sembravano avessero vinto i mondiali, esultanza a non finire, e con loro anche la mia dipendenza cambiava forma, o meglio (s)oggetto. Sguazzavo fiero nel mar della mia nuova relazione per la quale avevo chiuso, seppur temporaneamente, con la pornografia. Sentivo di tradire la persona che avevo al mio fianco facendone uso. E così è di fatto!
Nella mia testa ogni volta che mi avvicinavo a lei per avere rapporti, subito partivano desideri, voglie e fantasie “made in pornography”.
Questo non andava bene. Non va mai bene.
Dopo meno di un anno assistevo alla fine della mia prima vera relazione e, come da copione piuttosto prevedibile, tornavo a quel vomito che in realtà, fino ad allora, non aveva smesso di cibare le mie voglie più nascoste.
Non sto qui a raccontare ogni mia esperienza ed ogni suo dettaglio; vi state già facendo abbastanza i fattacci miei e un briciolo di privacy e dignità vorrei conservarla. Inoltre non credo sia molto utile ai fini della messaggio che voglio trasmettervi.
Forse vi può sembrare che tratti il tema con troppa superficialità. Io non so se siete di quelli che lottano per la purezza o fate parte di quelli che “corrono dall’oculista”, ma una cosa so: oggi posso sdrammatizzare, perché conosco il peso schiacciante di una dipendenza seducente, che ti lascia sempre in bilico, ad un passo dalla libertà, senza permetterti mai di assaporarne la leggerezza.
Ricordatevi: parlare dei vostri fallimenti diventa davvero efficace solo quando ne avrete ottenuto la completa vittoria!
Avete mai pensato che ciò che vi domina, spesso, è ciò con il quale meglio ci identifichiamo? Questo perché la nostra prigione diventa familiare, il tesoro effimero più prezioso, una fortezza dentro la quale a nessuno è concesso entrare. Un luogo privo di giudizio, ma pieno di condanna, dove spesso solitudine e depressione sono le finestre attraverso le quali guardiamo il mondo.
Tranquilli, c’è comunque speranza. Qualcuno bussa alla porta. C’è sempre qualcuno che bussa alla porta. E se..alla porta ci fosse la ragione della libertà, la forza ed il coraggio delle scelte? Se semplicemente ci fosse la Vita, quella che a braccia aperte viene dal cielo?
Se finalmente si potesse vedere il cielo così com’è, non aprireste?
Vi potrà sembrare strano, ma è più facile farlo che leggerlo.
Sapete cosa c’è di bello nella libertà? La possibilità di conoscersi e ritrovare la propria identità, rubata dalla prigione individuale in cui siamo entrati consapevoli: ecco perché ad oggi molti non sanno chi sono.
Legarsi alla pornografia è come avere un bel rapporto con uno sconosciuto che non fa altro che parlarti male alle spalle ed a tua insaputa.
L’errore più comune è poi pensare che questo legame possa spezzarsi automaticamente con una vita sessuale attiva. Molti fanno uso di pornografia anche solo per “ravvivare” la fiamma nella propria relazione, ma sinceramente non ho mai visto un fuoco riprendere entusiasmo gettando nelle fiamme della legna già bruciata.
Sarà che sono io quello strano!
Articolo scritto da Mauro || Redazione purex