Tempo in quarantena, tempo in famiglia, tempo di relazioni sociali obbligatorie. Per molti un Grande Fratello senza telecamere, costretti alla convivenza con gente quasi estranea. L’altro giorno un mio amico mi ha detto di aver conosciuto una donna molto simpatica in casa; ho dovuto ricordargli che era sua moglie! Ci sono persone che stanno scoprendo solo ora quanto i propri figli fossero cresciuti e che hanno esigenze sconosciute ai più. C’è chi sta scoprendo che i servizi in casa costano fatica, e ancora di più i rapporti familiari. C’è chi invece sta scoprendo di essere la coppia perfetta per una puntata di “Amore Criminale“.
Alzi la mano chi non ha mai litigato (amore, puoi abbassare il coltello, noi non litighiamo). Eppure in questo tempo stiamo aprendo gli occhi su una realtà tremenda: le quattro mura di casa sono troppo strette per accogliere le emozioni ed esigenze di tutti.
Ci sono coppie che approfitteranno di questi giorni per unirsi ed alimentare la loro intesa con tempi speciali, programmando il futuro insieme, conoscendosi meglio attraverso il dialogo (sul dizionario esiste questa parola, te lo assicuro). Molte di queste coppie probabilmente approfondiranno le loro relazioni per conoscersi “biblicamente“: si sa che dove c’è posto per due, c’è posto per tre…va beh, nel senso di mettere su famiglia se non avessi capito!
Il mio pensiero va però a tutte quelle altre coppie che non sono abituate a confrontarsi, ascoltarsi, condividersi e spogliarsi delle loro armature. Molte coppie rischieranno di esplodere per non essere in grado di ritagliarsi dei tempi per stare insieme, senza figli, anche solo per ridere senza pensieri. Già vedo, quante litigate, ad augurare il Coronavirus a destra e sinistra, anche se la maledizione migliore sarebbe quella di lavarsi le mani con Barbara D’Urso (col cuore, s’intende).
Donne, armatevi di pazienza, perché noi uomini siamo lenti e non arriviamo ad intuire molte cose. Forse più che assomigliare al Romeo Shakespeariano ci identifichiamo con Romeo “Er mejo der Colosseo” degli “Aristogatti”: aiutateci ed amateci così, miglioreremo.
Beh, uomini, si può continuare a corteggiare le proprie Giuliette anche solo con un bigliettino, un “ti amo” inaspettato, un fiore dal campo disinfettato con l’Amuchina mentre fai la coda con la mascherina al supermercato…mah, forse il fiore no, però si sa: è il pensiero che conta, quindi scervellati ma fai qualcosa!
Abbiamo promesso amore in ogni circostanza, nel bene e nel male, salute e malattia, ma se non resistiamo nemmeno quindici giorni insieme, quanto vale realmente questo amore? Che ognuno risponda per sé e, nel frattempo, preparati alle innumerevoli scoperte che ancora ti aspettano in questo periodo casalingo.
Articolo scritto da Mauro || Redazione Purex