Quando si parla di purezza, la prima cosa che salta alla mente è la sfera sessuale. Chiaro, sessualità e purezza non possono separarsi nemmeno per un secondo se si vuole comprendere il senso e il valore di entrambe. La prima come un piatto prelibato da gustare a fondo, la seconda come la ricetta da seguire perché l’esito sia assicurato. Da anni parliamo di sesso allo stato puro, e molti accettano la sfida di una vita in purezza fino al matrimonio, ma dopo? Una volta arrivati al matrimonio che si fa? Certo, siamo sinceri: arrivare puri al matrimonio ne vale assolutamente la pena e ha i suoi costi. Chi si è sentito come Rocky Balboa contro Apollo Creed per avercela fatta a rimanere in piedi fino alla fine? Alzi la mano!
Quello che spesso ci sfugge è che la purezza non è evitare la sessualità, ma viverla con rispetto, amore, reciprocità, nella sua forma più lecita, e soprattutto nel tempo giusto. Parliamoci chiaro: non fare sesso e non andarci vicino prima del matrimonio non racchiudono il significato di una vita vissuta in purezza.
Riflettiamo insieme: se purezza e sessualità vanno a braccetto, come detto in principio, quanto più varrà la purezza nel matrimonio, dove entra in gioco la sessualità in tutta la sua pienezza?
La purezza, quindi, ha a che fare solo con la sessualità? Certo che no! pensandoci bene: quando una coppia vive per ricercare l’autenticità di un rapporto puro, vero e senza macchia, allora ciò che semina fuori dal letto coniugale lo raccoglie proprio nella sua conoscenza più intima.
La purezza è tutto: allenati nel fidanzamento, ma vivila nel matrimonio nella sua più affascinante essenza.
Fai le tue più dovute valutazioni in tutta coscienza: la purezza sarà l’unica qualità che definisce il vero pregio della tua relazione. Fa si che il tuo investimento sia proporzionale al valore che tu dai al tuo matrimonio.
Non so te, ma io non voglio correre una corsa per poi essere squalificato alla fine.
Articolo scritto da Mauro || Redazione Purex