Sentite anche voi già l’odore delle mimose in avvicinamento? Eh sì, anche quest’anno la tanto discussa festa della donna è arrivata. Parità di genere, diritto al voto, assenza di discriminazione negli ambienti di lavoro; tante di queste battaglie hanno fatto da protagoniste, e molte di queste sono state anche vinte. La verità è che possiamo istituire il giorno della donna, il mese o anche l’anno se preferite, ma non sarà questo a renderla di valore, perché in realtà non c’è nulla che possa rendere di valore qualcosa che lo è già per natura. Io oggi, però, voglio parlare a te Donna, visto che è la tua festa. Tu sei quel vaso delicato e fragile che Dio ha creato per donare al mondo una carica emotiva mai vista prima. Possono rievocare in te sensazioni negative gli aggettivi “delicato” e “fragile”. Potrei darti ragione. Effettivamente chi vorrebbe essere equiparato a qualcosa di tendenzialmente debole? La maggior parte di noi desidera mostrarsi al mondo come Xena, la principessa guerriera più famosa di tutti i tempi. Gran parte di noi sogna di avere un indomito coraggio come lei, con l’unico scopo di liberare il mondo dalle cose brutte che ci circondano. Poi, però, il confronto con la realtà ci riporta con i piedi per terra, e ben presto ci accorgiamo che a malapena siamo riuscite a cambiare le lenzuola del nostro letto. Allora parte il senso di frustrazione accompagnato dalla voglia di mollare tutto. Spesso, a quel punto, ci lasciamo dondolare da una sorta di certezza interiore secondo cui il nostro destino sia inesorabilmente frutto del caos, al quale possiamo solamente sottometterci.
Quello che mi chiedo e ti chiedo è cara Donna: “A te tutti questi obiettivi che spesso ti portano a vivere solo fallimenti, chi te li ha dati? Chi ti ha dato una simile responsabilità? Chi ti ha detto che sei proprio tu a dover salvare il mondo? Chi ti ha detto che puoi cambiare ogni cosa e combattere ogni cosa?” Non mi fraintendere, non sto dicendo che il nostro posto sia a casa con le babbucce a filare la lana tutto il giorno. Non sto nemmeno dicendo che non dovremmo combattere per la parità di genere o per tutte quelle cose che perfezionano il nostro ruolo nella società, soprattutto da un punto di vista giuridico. Mi sto piuttosto riferendo a quelle prove emotive a cui sadicamente ci sottoponiamo. Sto dicendo che spesso ci catapultiamo in battaglie e sfide che non ci appartengono e per le quali ogni nostro sforzo risulterà inutile e vano. Ci sono infatti delle cose al mondo che non dipendono da noi e che vanno fuori dal nostro controllo. Ci sono pesi che ci prendiamo, i quali non fanno onore a noi stesse e che non faranno altro che schiacciare tutto quello che è il nostro potenziale. In questo tipo di lotte saremo messe continuamente davanti i nostri limiti che, per forza di cose, non potranno essere superati. Tu, Donna, non vai sminuita, annichilita, svalutata ed usata per cause assurde. Tu vai apprezzata, rispettata, protetta ed amata. Dunque come possono farlo gli altri se non lo fai per prima tu? Amica mia, coccolati e scopri che tu puoi ogni cosa, alla tua persona, alla tua vita ed al tuo cuore. Scopri che davvero puoi avere i superpoteri e cambiare il mondo, partendo da te stessa e dalle tue scelte. Accetta che sei tu il primo principe azzurro di te stessa, che non puoi cambiare gli altri e che i tuoi successi ti porteranno a valicare quelle barriere che mai avresti creduto di poter superare prima d’ora.
In questa giornata stabilisci le tue priorità, fatti un bagno caldo, apri il tuo cuore a te stessa e soprattutto prenditi qualche minuto per ricordarti che il tuo valore non è in base a ciò che gli altri pensano o dicono di te e che parallelamente non è stabilito dai tuoi errori o dai tuoi fallimenti. Tu sei bella per il semplice fatto che esisti e che nessuno sarà mai come te: Unica ed Inestimabile. Dopo aver fatto tutto questo esci, sogna e realizza, perché non c’è cosa più forte e impetuosa di una donna che abbia avuto il prestigio di essere tale. Solo a quel punto potrai davvero impattare la tua società.
Articolo scritto da Sara C. || Redazione purex