Ci sono scoperte che non hanno tempo, tanto meno data di scadenza.
Secondo una ricerca americana condotta su 483 studentesse di età compresa tra i 18 e i 25 anni, i rapporti occasionali contribuiscono l’insorgere della depressione. Molti stereotipi del sesso occasionale vengono così smontati scientificamente da una sola ricerca, alla faccia degli ignoranti che sostengono il contrario.
Secondo ben due università (“Syracuse” a New York e “Brown ” a Providence negli USA) le studentesse solite avere rapporti occasionali, tendono alla depressione più di quanto accada alle coetanee impegnate in una relazione stabile. Come lo hanno scoperto? Le studentesse sono state sottoposte a 13 inchieste mensili per capire se la qualità della loro relazione (stabile o no) fosse connessa al loro stato d’animo. Depressione, vittimizzazione sessuale e malattie veneree sono state considerate le principali minacce di un sano equilibrio emotivo. I risultati dei test sono stati poi pubblicati dal Journal of Sex Research, mettendo in evidenza come la presenza di depressione fosse correlata ai rapporti di tipo occasionale.
Mentre alcuni sostengono che il sesso libero rechi benefici al proprio benessere psicofisico e alla propria autostima, questo test dimostra chiaramente come lo stato mentale di chi si dedichi alla fugacità di un rapporto, ne esca intaccato nella propria stabilità. Le cause di ciò includono atteggiamenti negativi verso il sesso, difficoltà nel passare ad avere una relazione stabile, l’insoddisfazione sessuale dettata da standard occasionali in continuo cambiamento, la pressione dei coetanei e soprattutto, la coercizione mentale del partner “x” perché si spingano sessualmente oltre ciò che desiderano. Al contrario, i rapporti romantici e consolidati ispirano fiducia ed intimità crescente.
Una relazione stabile è frutto di maturità e responsabilità: non mi stupisce che siano in pochi quelli in grado di intraprenderla. La volpe gridava all’uva acerba solo per la sua incapacità nel raggiungerla; oggi vedo una generazione codarda che inneggia alla propria frivolezza pur di sentirsi forte e stabile su un pavimento di sabbia che, poco a poco, va disfacendosi sotto i loro stessi piedi. Trovo che sfruttare il proprio corpo e la propria disponibilità sessuale per comprare consenso e complimenti, anch’essi occasionali, sia la più squallida forma di povertà morale/emotiva degli ultimi tempi.
Che tu ti dia con un sorriso o con il volto pieno di lacrime, non è nella moltitudine delle persone in cui ti specchi che troverai la tua identità, ma nel coraggio di soffermarti e guardarne una sola, sostenendo lo sguardo di chi ti ama nonostante i difetti e le imperfezioni del tempo.
Articolo scritto da Mauro || Redazione Purex
fonte: www.scienze.fanpage.it
Ciao, è molto bello questo articolo ma sembra che parli solo della Donna!
Ma per il uomo e la stessa cosa?
Grazie
certo, assolutamente. Abbiamo fatto riferimento alla donna in questo caso ma vale assolutamente per entrambi i sessi. Chiedo scusa per la risposta in largo ritardo.