Ebbene sì, stiamo vivendo un tempo molto particolare dove, anche senza volerlo, ci hanno costretto a stare lontani gli uni dagli altri. Chi l’avrebbe mai pensato di poter uscire di casa solo per motivi di necessità o lavorativi e, per di più, esclusivamente in possesso di un’autocertificazione? Vedere città deserte e persone che devono mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro le une dalle altre? In una epoca dove quasi tutto è virtuale, adesso persino gli abbracci e i baci lo sono diventati.
Recentemente, ho visto su Facebook un’immagine dei famosi biscotti “Abbracci”, che tutti noi abbiamo mangiato almeno una volta nella vita e che sono buonissimi fra l’altro, dove accanto al pacchetto classico avevano fatto la parte al cacao e alla panna staccate le une dalle altre, con scritto sopra “a un metro di distanza”. Simpatico, no!? Però se ci pensate non è solo un post divertente che sta girando in rete, ma la realtà.
Anche se tutto questo può metterci tristezza nel cuore, in realtà, io credo fortemente che queste restrizioni ci aiuteranno a valorizzare le relazioni e i rapporti, anche quelli che ritenevamo scontati. Persone che frequentiamo abitualmente e che non sappiamo quando rivedremo a causa del decreto ministeriale, che magari adesso possiamo vedere solo per video chiamata anche se stanno a pochi chilometri da casa.; fidanzati e amici che ogni giorno era scontato poter abbracciare, ma che adesso non sappiamo quando potremo rifarlo.
Sembra che in un certo senso siamo stati tutti costretti a rivalutare ciò che era scontato, abitudinario e normale. Un virus sconosciuto e maligno ci ha portato alla condizione di dover rivalutare l’importanza dei nostri rapporti e affetti. Non è interessante?
Non ci si può toccare, non ci si può baciare, non ci si può nemmeno abbracciare, ma il nostro cuore sarà più vicino adesso a chi amiamo come non lo è mai stato fino ad ora. Scopriremo che non è il contatto fisico l’essenziale in una relazione, ma è il sentimento che proviamo per quella persona che fa la differenza.
E’ tempo di scoprire che si può stringere una persona anche con il cuore e non solo con le braccia, che si può toccare l’altro anche con un sorriso o una sguardo e non necessariamente con il corpo. E’ tempo di rivalutare quello che fino ad ora era quotidiano e dare valore a chi fa parte della nostra vita. Questa “purex restriction” ci permetterà di entrare in un nuovo livello di intimità con l’altro, abbiamo l’occasione di andare in profondità nel cuore delle persone. Non lasciamoci intimorire e demoralizzare da questa situazione, ma approfittiamone per imparare e rivalutare ciò che da tempo non valorizzavamo più.
Articolo scritto da Francesca || Redazione Purex