Il corteggiamento è una pratica che affonda le sue radici nel più primitivo ed ancestrale repertorio di comportamenti umani. Nonostante ciò, l’evoluzione della cultura umana ha creato numerosi filtri, raffinando ed alterando sempre più le procedure del corteggiamento. Mentre un tempo bastava gridare più forte degli altri pretendenti sfoggiando i muscoli (questa tecnica in realtà persiste attualmente), oggi le procedure si sono personalizzate e rese tanto più complesse quanto più la nostra società e le nostre personalità si sono evolute.
Le pratiche del corteggiamento hanno camminato a braccetto con lo sviluppo della cultura, fino a giungere alle forme più attuali, fondate su tecnologie e social media.
Oggi corteggiare si è reso più facile che mai, grazie alla possibilità di nascondere la faccia dietro ad uno schermo. Tutto comincia con un “ciao, come va?”, un “che fai?”, una serie di “buonanotte” accompagnati da emoticon inizialmente moderati, per poi giungere a bacini e cuoricini.
Il corteggiamento nasce come un “mostrare la mercanzia”, uno spudorato tentativo di seduzione in cui viene messa in gioco una sola cosa: la propria persona. Le pratiche odierne, facilitano il processo permettono di saltare i passaggi, arrivare al dunque, evitando l’umiliazione di uno sguardo disinteressato, un’espressione disgustata, oppure una parola di rigetto. Il rifiuto, componente integrante del corteggiamento, viene così evitato, e in questo modo ci risparmiamo la scocciatura di dover affrontare le nostre paure. Il problema è che più fuggiamo da ciò che ci incute timore, più diventiamo vulnerabili nei suoi confronti.
Oggi ci troviamo in un mondo di gente che teme il rifiuto, la non accettazione, il fallimento, proprio perché le è stato permesso di evitare questi inconvenienti.
Lo schermo di un telefono può fare da barriera tra te e il rischio dell’umiliazione, ma non dimenticare che in questo modo la tua unica protezione resterà sempre e solo quello schermo, perché non svilupperai la capacità di far fronte a ciò che temi.
Pensi davvero che sia possibile conoscere qualcuno dai messaggi che ti invia? Pensi che il contenuto di un profilo Instagram possa davvero spiegarti qualcosa di importante sulle persone? il contenuto di un profilo, così come un messaggio scritto su Whatsapp, è filtrato dalla volontà di apparire in un certo modo di chi sta pubblicando o scrivendo. Nulla di importante sul suo reale funzionamento ti sarà comprensibile se non interagisci faccia a faccia. Solo entrando in contatto con le persone potrai iniziare a capirle e viverle per ciò che sono.
Sfrutta la tecnologia, ma non usarla come scusa per non metterci la faccia.
Hai paura di farti avanti? Meglio così, perché se fallirai ti farai male ma diventerai più forte, se invece ce la farai ti sentirai un gigante!
Tra le paure che potrebbero bloccarti ci può essere il classico: “e se non è la persona giusta?”. Come fai a scoprire se potreste stare bene insieme, se non trovi il coraggio di invitarla per vedervi? Un caffè e l’anello di fidanzamento sono due cose diverse, non avere paura di offrirgliene uno come scusa per chiacchierare e conoscervi dal vivo. Se le cose non andassero bene, potreste semplicemente rimanere amici.
Certamente l’ausilio della tecnologia è vantaggioso, ma non possiamo limitare le pratiche del corteggiamento a qualche serie di messaggi, ad un macchinoso e freddo botta e risposta digitale. Se un giorno troverai una persona che resterà al tuo fianco per la vita, non vorrai ricordare la fase del corteggiamento come uno scambio virtuale di faccine gialle, ma come un momento epico, in cui hai superato la paura, sei andato oltre ai tuoi limiti, ti sei lanciato nel vuoto, solo per quella persona.
Ci sarebbe tanto da dire, ma voglio concludere incoraggiandoti a non dimenticare cosa sia il corteggiamento; non è necessario sfoggiare i muscoli, ma sfoggia il coraggio e vinci la paura!
Articolo scritto da Thomas || Redazione purex